Il dolore cervicale e i problemi di lombalgia dopo il COVID-19.
Ebbene si, il dolore cervicale e i problemi di lombalgia sono aumentati molto negli ultimi tempi. Sono gli strascichi del brutto periodo che abbiamo passato, la pandemia ha prodotto effetti anche sulla nostra postura. Le varie figure professionali che direttamente o indirettamente si occupano di problematiche osteo articolari hanno evidenziato una crescita esponenziale del numero di pazienti che lamentano problemi di schiena e del tratto cervicale.
Echi dei lockdown, lasciti dello smart working. Ore davanti al computer con una postura scorretta. Mai come durante la pandemia infatti ci siamo accartocciati su scrivanie improvvisate o davanti alle serie tv, per giunta con le palestre chiuse. Ma ora dobbiamo srotolarci, abbandonare la pigrizia e tornare a prendere il nostro spazio nel mondo.
L’importanza dello stretching per i problemi di cervicalgia e mal di schiena
Un antidoto super efficace per limitare questo tipo di problematiche è decisamente la pratica di esercizi che favoriscono l’allungamento muscolare (stretching).
Lo stretching consente di stirare e distendere dolcemente i nostri muscoli, alleviando il dolore cervicale e il mal di schiena (lombalgia). Del resto già gli studiosi di Harvard nelle loro pubblicazioni divulgative, sostengono che gli adulti dovrebbero fare esercizi di allungamento muscolare almeno due o tre volte a settimana. E per tutti i principali gruppi muscolo-tendinei: collo, spalle, torace, zona lombare, fianchi, gambe e caviglie. Dunque, allungarsi per conto proprio, o iniziare a seguire discipline come yoga e tai, potrebbe rappresentare il toccasana per provvedere a diventare più flessibili.
Kinestudio di Piero Congedo propone piani di allenamento individuali, con un personal trainer, abbinati a trattamenti manuali preventivi o terapeutici come un massaggio decontratturante. Questi sono finalizzati alla prevenzione, ad esempio del dolore cervicale, della lombalgia (mal di schiena) e al miglioramento del benessere fisico della persona.
Inoltre presso lo studio è possibile effettuare una visita posturale per verificare eventuali problemi di postura e iniziare a risolverli.
Esercizi di stretching che funzionano anche per il dolore cervicale
Basta un minuto per provare la più classica delle posizioni di stretching, chiamata «la posa del bambino». Va raggiunta lentamente, senza avvertire una tensione fastidiosa. In ginocchio, seduti sui talloni, si flette il busto in avanti (come per toccare terra con la fronte), stendendo le braccia quasi si cercasse di afferrare qualcosa, con i palmi delle mani appoggiati.
Per risultati ottimali bisognerebbe dedicare 60 secondi a ciascun esercizio (ma va bene anche meno per cominciare). Se si riesce a mantenere l’allungamento per 15 secondi, ripeterlo altre tre volte sarebbe l’ideale. In più, arricchire con altre posizioni per stiracchiarsi.
Eseguendo con costanza esercizi di stretching e di mobilizzazione delle articolazioni, si potranno risolvere i doloretti alle spalle tipici di chi lavora al computer. E anche i disturbi lombari che danno noia a quanti passano molte ore in piedi o sulla sedia.
Fare qualche movimento mirato, magari al risveglio, prima di iniziare le attività, è un beneficio per il corpo e anche per la mente.
Da una epidemia …all’altra
Durante il tempo passato a casa, chi è rimasto curvo su una scrivania o accomodato su un divano troppo a lungo ha assunto posizioni scorrette. Sta di fatto che gli specialisti hanno notato un aumento di cervicalgia, di fitte fra le scapole (dorsalgia) o più in basso (lombalgia). Una specie di epidemia parallela al Covid.
Il mal di schiena colpisce un numero impressionante di persone, con i casi più complessi cresciuti del 54 per cento negli ultimi 25 anni, come ha documentato già nel 2019 la rivista scientifica The Lancet, che lo indicava quale prima causa di disabilità nel mondo.
È risaputo che l’80 per cento di noi prima o poi ne soffre. Succede però che la maggioranza dei pazienti prenda farmaci a sproposito e se ne resti sdraiato e immobile, quando gli studi invitano a fare tutt’altro. Il mal di schiena va curato e prevenuto con esercizi specifici e attività fisica regolare.
Il tempo passato a riposo dovrebbe essere circoscritto ai momenti intensi di dolore, per il resto meglio non farsi limitare nella vita quotidiana.
Gli effetti dello stress, cervicalgia e lombalgia (mal di schiena)
Usare spesso il computer, smanettare di continuo sul cellulare o stare tanto seduti costringe la colonna vertebrale ad atteggiamenti che sovraccaricano i muscoli. Questi a loro volta si irrigidiscono, provocando il male. Con il tempo, il dolore acuto può diventare cronico.
Ma le contratture muscolari possono essere dovute anche ad ansia, stress o depressione. Chi è preoccupato o teso, per esempio, tende a ingobbirsi, quasi si facesse carico dei problemi.
Viene da pensare ad Atlante, il Titano costretto da Zeus a sorreggere sulle sue spalle il globo terrestre. E viene da pensare a tutti noi durante la pandemia, gravati dal peso delle preoccupazioni.
Tra l’altro, una causa subdola del mal di schiena è il cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress. Ha l’effetto di mandare in tensione i muscoli, compresi i fasci che sostengono la colonna vertebrale.
Alcune strategie di prevenzione per il dolore cervicale
Una delle prime strategie da adottare è quella di cercare di migliorare la postazione di lavoro a casa o in ufficio» spiega David Binder, fisiatra in Massachusetts, presso lo Spaulding Rehabilitation Hospital, affiliato all’Università di Harvard.
«L’ideale, quando si soffre di mal di schiena, è usare una sedia con la seduta imbottita e un supporto lombare (che si trova facilmente in vendita anche online). Un poggiapiedi può togliere un po’ di carico dalla schiena e l’altro suggerimento è di alzare il monitor del computer all’altezza degli occhi. Questa soluzione permette di non dover guardare sempre in basso, tenendo curvo il collo. Per finire, un mouse o un polsino ergonomici per ridurre su polso e braccio la tensione, che si può ripercuotere fino alla spalla e alle scapole».
La regola dei venti minuti
Sarebbe opportuno cercare di evitare stare nella stessa posizione per troppo tempo» continua Binder. «Io suggerisco di impostare un timer per alzarsi dalla scrivania, o dal divano, e muoversi ogni venti minuti. Alzarsi impedirà ai muscoli di contrarsi troppo. Ma naturalmente rimanere attivi durante il giorno è importante per molti altri aspetti della salute: la sedentarietà è associata a una sfilza di malattie croniche». Il movimento allontana il mal di schiena e aggiunge vigore al corpo e alla testa.
Nella sua opera autobiografica, Le confessioni, il filosofo Jean Jacques Rousseau scriveva: «Sono quasi incapace di pensare quando sto fermo, e bisogna che il mio corpo si scuota affinché lo spirito gli si accompagni». In effetti gli scienziati confermano: i pensieri camminano con le gambe.
Se desideri migliorare il tuo benessere fisico contatta il Professor Piero Congedo, preparatore atletico, massoterapista, osteopata ( D.O.) e terapista shiatsu.