cenni storici sulla massoterapia
Cos’è la massoterapia e come può migliorare il benessere della persona.
Per comprendere cosa sia la massoterapia raccontiamo un aneddoto che potrebbe essere accaduto in Cina nel 1000 a.C. oppure in India agli inizi del terzo secolo a. C.
Una bambina lamenta un dolore che non passa. La madre viene a sapere da un amico che vi è un terapeuta non lontano da loro il quale è in grado di dare sollievo da tale dolore.
Così un giorno la madre porta a far vedere la figlia da questo terapeuta. Il terapeuta pone alcune domande, poi, anziché darle qualcosa da deglutire, pone le sue abili mani su di lei e la preme massaggiando in vari punti.
Quando il terapeuta finisce il dolore della bambina si è attenuato.
La madre ricompensa il terapeuta e quindi se ne vanno. Dopo uno o due giorni, il dolore è completamente scomparso.
L’episodio potrebbe essere raccontato molte volte oggi grazie alla riscoperta e allo sviluppo del massaggio terapeutico ossia il trattamento manuale dei tessuti molli per dare sollievo a specifici tipi di dolore e disfunzione.
Questo tipo di massaggio viene effettuato dal massoterapista.
Qualche cenno di storia del massaggio
La pratica del massaggio è stata in letargo nel mondo Occidentale a partire dal declino di Roma fino al XVIII secolo quando l’Illuminismo favorì un rinnovato interesse nell’esplorare le frontiere del sapere medico.
All’inizio del XIX secolo Per Henrik Ling ideò un modello di esercizi fisici e di massaggio che i suoi seguaci diffusero nel mondo Occidentale negli anni successivi.
Questo modello influenzò profondamente la nascita e lo sviluppo della terapia fisica e i suoi elementi di massaggio diventarono quello che oggi è conosciuto come massaggio Svedese.
Questo tipo di massaggio è stato costantemente praticato nelle cliniche private e nelle stazioni termali nel corso del passato. Ma è stato per lungo tempo considerato una terapia di lusso, esclusiva della classe più agiata. Inoltre non è stato in genere visto come una procedura per la salute fino al graduale risorgere del massaggio terapeutico negli anni 30-40.
Kinestudio propone piani di allenamento individuali abbinati a trattamenti manuali preventivi o terapeutici ( su prescrizione del medico) personalizzati. Sono finalizzati alla prevenzione e al miglioramento del benessere della persona.
Piero Congedo è un Massoterapista che con massaggi decontratturanti può aiutarti a ritrovare il tuo benessere fisico. È anche Osteopata ( D.O.) e terapista Shiatsu.
Inoltre offre altri servizi come una valutazione posturale e stabilità e controllo propriocettivo con analisi del rischio di caduta ( Delos system).
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La massoterapiA: i principi cardine del massaggio terapeutico
I massoterapisti esperti in massaggio, operano in accordo ad alcune assunzioni che sono di per se stesse così evidenti che potrebbero essere considerati assiomi di tale campo.
1 – L’individuo è un organismo intero: ogni cosa è connessa e correlata.
I sistemi complessi sono più che la mera somma delle loro parti; ovvero è essenziale distinguere la foresta e gli alberi. Un buon terapista sa che la parte deve essere anche vista nel contesto dell’intero. Per esempio, un paziente con una distorsione alla caviglia adopererà di meno l’arto leso, facendo si che i muscoli dell’anca e del tratto lombare compensino contraendosi. Il conseguente squilibrio nella schiena può ripercuotersi.
2 – Il tessuto muscolare contratto può non lavorare
Il tessuto muscolare lavora contraendosi e quindi non può ulteriormente lavorare se è già accorciato. Ciò che mi preoccupa in quanto terapista è il tessuto accorciato persistentemente o patologicamente; in altre parole, il tessuto che si è accorciato, in tutta probabilità per meccanismi di difesa, non è in grado di lavorare e resiste all’allungamento. Il muscolo può accorciarsi in modo attivo e passivo. Esempi di accorciamento cronico passivo sono la retrazione del bicipite del braccio quando l’arto è mantenuto sospeso da una fasciatura per il periodo di guarigione. Oppure la posizione flessa dei muscoli ileopsoas ( flessori dell’anca) in un bambino che non ha ancora imparato ad assumere la stazione eretta e a camminare. Un allineamento posturale scorretto comporta sempre, per compenso, un accorciamento passivo abituale di molti muscoli che si oppongono alla forza di gravità.
L’accorciamento attivo si verifica come contrazione intenzionale o di difesa quando il muscolo si contrae come risposta ad una minaccia. Un esempio è un sovraccarico, come risposta all’allungamento eccessivo o successivamente ad un movimento ripetuto. Quando una porzione di muscolo è contratta in questo modo non può contrarsi ulteriormente e quindi è incapace di compiere lavoro muscolare.
3 – I tessuti molli del corpo rispondono al tocco
Una delle teorie più convincenti tra le molte che cercano di spiegare questo fenomeno è quella che asserisce che il dolore miofasciale è causato da un circuito neuromuscolare autoperpetuatosi a feedback in cui lo stimolo del tatto interferisce con quello prodotto dalle vie del dolore ripristinando la sua normale funzione. A seconda della tecnica scelta l’intervento manuale sui tessuti con disfunzione interrompe questo circuito a feedback, modificando la risposta afferente al sistema nervoso. Non riconoscendolo come stimolo dolorifico permetterà di far arrivare al tessuto colpito una risposta che consente di ripristinare il suo funzionamento.
Il massaggio clinico terapeutico viene somministrato dal massoterapista quando è presente un tessuto molle persistentemente retratto al fine di restituirgli la normale funzionalità. La massoterapia può quindi aiutare a migliorare il benessere della persona.
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